La
signorina
Teresa
Arrigo, eccezionale maestra di vita.
Curava
la
formazione dei fanciulli non soltanto sotto l'aspetto religioso, ma
anche preoccupandosi della loro educazione civica e della loro
preparazione scolastica.
Non
so quale titolo di studi avesse; so di certo che avendo una bella casa
con giardino, la metteva a disposizione dei bambini della Parrocchia i
quali vi si riunivano settimanalmente durante il periodo scolastico.
Certamente questa Bella Persona possedeva una grande propensione alla
maternità ed una notevole spinta al sociale. Fiamme Bianche, Fiamme
Verdi, Fiamme Rosse ed Aspiranti, erano chiamati i gruppi di Azione
Cattolica curati dalla signorina Teresa Arrigo (nella foto, tra i fiori
del suo giardino), collaborata da tante assistenti.
Con particolare
affetto,
ricordo, la signorina Anna Andollina, che, con il suo sorriso luminoso,
regalava a noi bambini quella dolcezza carente spesso nelle famiglie,
dove, le mamme erano troppo stanche per la numerosa prole da tirare su,
per i lavori di casa e di campagna che non davano tregua. Quelli erano
gli anni `40 - '50 quando Alia contava circa diecimila abitanti, e
tanti erano i bambini.
La
signorina Teresa curava la formazione dei maschietti dai cinque ai
quattordici anni, non soltanto sotto l'aspetto religioso. Infatti, la
sua casa, più volte la settimana, diventava una piccola accademia dove
disegnare, colorare, mandare a memoria i quaderni del catechismo,
leggere ed esporre brani biblici, cantare e recitare. Queste erano le
attività principali. Vi si riunivano figli di contadini, artigiani,
impiegati, braccianti, decorosamente poveri, quasi tutti allo stesso
modo, cui veniva offerta una ricca opportunità educativa: essi si
trasmettevano vicendevolmente esperienze di gioco, di vita scolastica e
familiare. Le famiglie erano contente di vederci crescere insieme, di
sentirci esprimere con un linguaggio più ricco e soprattutto di vederci
sognare il nostro futuro con al centro la famiglia, il lavoro,
l'impegno scolastico.
Così
iniziava la storia di uomini e di donne, di famiglie, di lavoratori i
quali, forti della formazione strutturatasi all'ombra di quella chiesa
costruita sulla roccia, avrebbero espresso la propria personalità e
creatività nei più svariati settori produttivi e professionali. E' la
storia di ciascuno di noi, vicini e lontani, che con la stessa fede dei
nostri padri, costruttori del Tempio Sacro dedicato a Maria Santissima
delle Grazie, ci sentiamo come loro eredi, orgogliosi custodi del
Santuario. E' soprattutto la storia di tante persone che, operando nel
silenzio all'interno della nostra piccola comunità parrocchiale,
proprio come Teresa Arrigo, donano agli altri senza chiedere nulla in
cambio.
Filippo
Chimento ___________________________ pubblicato
nel
Periodico
parrocchiale di Alia "LA VOCE" nr.2/2008