A Bassano del Grappa, in 2 mila a reggere
il Tricolore
di Paola Gonzo
Una
sfilata del genere a Bassano non s'era mai vista. Il Tricolore che
stamattina è sfilato per ben 4 chilometri lungo le vie del centro città
ha attirato grandi e piccini, tutti (quasi 2 mila alla fine coloro che
hanno portato il drappo) desiderosi di sostenere anche solo per un
piccolo tratto la bandiera da Guinness di 500 chili, lunga 1797 metri e
larga quasi 5 realizzata qualche anno fa dall'Associazione Nazionale
Reduci della Prigionia.
Una passerella che ha coinvolto
autorità, scuole, associazioni e cittadinanza in una mattinata a tratti
soleggiata e nel corso della quale è stato possibile ammirare, tra le
altre cose, una città senza auto. Tra i momenti clou dell'evento
l'alzabandiera e l'onore ai caduti dinanzi al Tempio Ossario e il
sorvolo di tre aerei facenti parte a pieno titolo della storia
dell’aviazione e che hanno rilasciato una scia verde, bianca e rossa
nel cielo di Bassano. Nello specifico, si tratta della replica del
Fokker Dr1 del Barone Rosso, della replica dello Spad XIII di Francesco
Baracca e poi del Tiger Moth originale del 1941 (giallo/verde),
addestratore della Royal Air Force inglese.
«È straordinario - ha commentato
il sindaco Riccardo Poletto - come tre colori messi uno accanto
all'altro su una bandiera siano così carichi di significati,
significati che si moltiplicano nel corso degli anni, dei decenni, dei
secoli, ed è per questa ragione che la straordinaria lunghezza di
questo tricolore lo rende ancor più evocativo: metro dopo metro
possiamo ripercorrere la storia che è seguita a quel 1797, storia con
alti e bassi, che ci consegna un Paese di cui essere orgogliosi e
responsabili. Nessuno può dire con certezza - ha proseguito - cosa
significherà essere italiani nel futuro che ci sta davanti, sicuramente
dovremo camminare parecchio sul percorso della legalità e del senso
civico: la corruzione e il malcostume sono una palla al piede che sta
compromettendo in maniera seria la capacità di mantenere e far fruttare
il patrimonio che abbiamo ricevuto in eredità da chi ha preceduto. Se
saremo in grado - ha concluso - di guarire da queste piaghe e di dare
ai nostri giovani buon esempio e responsabilità, potremo essere
ancor più, nel mondo intero, portatori di bellezza, di creatività, di
ingegno, di laboriosità e anche di allegria».
Gremita piazza Libertà anche
ieri sera in occasione dello spettacolo "Frontiera" - quadro vivente
realizzato con i figuranti delle Arti per Via e il supporto della Pro
Bassano - dedicato ai bassanesi costretti a lasciare la loro casa
quando Bassano fu evacuata, scritto e diretto da Elide Imperatori
Bellotti con aiuto regista Argia Lombardi Marcato.
da "Il Gazzettino" Cronaca di
Bassano, 30 maggio 2016