Pinocchio promette alla Fata di esser buono e di studiare,perché è stufo di fare il burattino e vuol diventare unbravo ragazzo.
In su le prime, la buona donnina cominciò col dire che lei non era la piccola Fata dai capelli turchini: ma poi, vedendosi oramai scoperta e non volendo mandare più in lungo la commedia, finì per farsi riconoscere, e disse a Pinocchio:bas
- Birbad'unburattino!Comemaitiseiaccortocheeroio
- Glièilgranbenechevivoglio,quellochemel'hadetto.
- Ti ricordi, eh? Mi lasciasti bambina, e ora mi ritrovi donna; tanto donna, chepotreiquasi farti da mamma.
- E io l'ho caro dimolto, perché così, invece di sorellina, vi chiamerò la miamamma. Gli è tanto tempo che mi struggo di avere una mamma come tutti glialtriragazzi!...Macome avetefattoa crescerecosìpresto?
- Èunsegreto.
- Insegnatemelo: vorrei crescere un poco anch'io. Non lo vedete? Sono semprerimastoalto come unsoldodi cacio.
- Matunonpuoicrescere-replicòlaFata.
- Perché?
- Perché i burattini non crescono mai. Nascono burattini, vivono burattini emuoionoburattini.
- Oh! sono stufo di far sempre il burattino! - gridò Pinocchio, dandosi unoscappellotto.-
A questa risposta fu tale e tanta la contentezza di Pinocchio, che prese le mani alla Fata e cominciò a baciargliele con tanta foga, che pareva quasi fuori di sé. Poi, alzando il viso e guardandola amorosamente, le domandò:re
-Dimmi,mammina:dunquenonèverochetusiamorta
-Pardino-risposesorridendolaFata.
-Se tu sapessi che dolore e che serratura alla gola che provai, quando lessi quigiace...
-Lo so: ed è per questo che ti ho perdonato. La sincerità del tuo dolore mi fececonoscere che tu avevi il cuore buono: e dai ragazzi buoni di cuore, anche sesono un po' monelli e avvezzati male, c'è sempre da sperar qualcosa: ossia, c'èsempre da sperare che rientrino sulla vera strada. Ecco perché son venuta acercartifinqui. Io saròla tua mamma...
-Ragazzomio,-disselaFata-quellichediconocosì,finisconoquasisempreo in carcere o allo spedale. L'uomo, per tua regola, nasca ricco o povero, èobbligato in questo mondo a far qualcosa, a occuparsi, a lavorare. Guai alasciarsiprenderedall'ozio!L'ozioèunabruttissimamalattiaebisognaguarirla subito, fin da bambini: se no, quando siamo grandi, non si guariscepiù.–
Queste parole toccarono l'animo di Pinocchio, il quale rialzando vivacemente la testa, disse alla Fata:
-Io studierò, io lavorerò, io farò tutto quello che mi dirai, perché, insomma, lavita del burattino mi è venuta a noia, e voglio diventare un ragazzo a tutti icosti.Me l'hai promesso, nonè vero?