Ma 'l radiceto, tuto, de "La Marca",
quelo se lo ga sempre:
sia quelo a foge lunghe de Treviso
o a foge larghe quel de Castelfranco:
un poco amaro el primo,
più dolçe un fia el secondo.
I xe un capolavoro de bontà...
Quando magno el radicio de "La Marca"
(Marca Gioiosa et Marca Amorosa)
so 'l omo più feliçe de la tera.

di Arturo Bogo

Fonte:"El SIL" Periodico del circolo "Amissi de la poesia"- Treviso.

NINA E RADICCHIO

Quando mangio il radicchio della Marca

(Marca Gioiosa et Marca Amorosa)

mi ricordo della Nina di una volta

Era una bellezza in verità:

il corpo lungo e bianco

come i gambi candidi

del radicchietto tenero

che c'è in quel di Treviso:

sulla testa aveva

una capigliatura splendida,

dorata, come quello

che nasce a Castelfranco.

Se poi ricordo il suo temperamento

cioè l'umore,

nelle giornate nere,

penso al buon radicchio di Treviso

con il suo amarognolo; e invece

nelle giornate limpide,

al dolce dell'altro,

quello di Castelfranco.

Mi piace tanto questo radicchio,

come mi piacque tanto la mia Nina;

e lo mangio, gustandolo,

come gustavo i baci di una volta.

M adesso, ormai, la Nina

ha fatto la sua strada...

è andata via.

Ma tutto il radicchietto,

quello lo si ha sempre

sia quello a foglie lunghe di Treviso

o a foglie larghe quello di Castelfranco:

un pò amaro il primo

poco più dolce il secondo.

Sono un capolavoro di bontà...

Quando mangio il radicchio della Marca

(Marca Gioiosa et Marca Amorosa)

sono l'uomo più felice della terra.