Levico tra la Valsugana e il Lagorai
Dallo
sbocco della
Valsugana in Bassano fino al suo estremo limitare in Trentino corrono
circa una settantina di Km., tanto la vallata è lunga. Tale
distanza si percorre in auto in un'ora ad andatura ordinaria, una
volta superato il primo tratto bassanese di 20 km a velocità limitata, a causa
dell'attraversamento di piccoli centri abitati.
La valle, subito
incastonata in mastodontici massici montuosi, via via, si apre a più
grandi spazi lasciando intravedere in lontananza le alte vette, fino
ai 2000 metri, della catena prealpina del Lagorai.
Arrivati a destinazione,
Levico appare, con il suo lago e con quello della vicinissima
Caldonazzo, situata in posizione privilegiata da un punto di vista
naturalistico e climatico, circondata dal sontuoso anfiteatro del
Massiccio del Lagorai, ricoperto di vegetazione fino a ragguardevole
altezza, che assieme a fattori climatologici sovrapposti rendono
l'habitat particolarmente protetto e gradevole.
L'elemento naturale che
non manca è sicuramente l'acqua delle sorgenti, tra di esse
quella di Vetriolo a 1900 metri, ricca di proprietà curative
soprattutto per l'apparato respiratorio, grazie agli ioni di ferro e
di arsenico. Un turismo a ciò dedicato si è ben presto sviluppato nel
corso degli anni ed oggi una moltitudine di persone, soprattutto
anziane, accede agli stabilimenti delle Terme per le opportune cure.
A
simboleggiare la chiave
storica della città di Levico Terme, quale elemento di attrazione
turistica e terapeutica, ecco l'acqua che, in pieno centro, scorre
in ruscelli con pittoresche cascate e in una “geniale” canaletta
fa mostra di sé nel bel mezzo del corso principale della cittadina.
L'ospitalità
nelle
strutture alberghiere (una trentina) è ben organizzata e, a detta
degli utenti, confortevole, come gentile e molto soddisfacente è il
trattamento dei gestori nella cura di pensione completa offerta a
prezzi accettabili.
A tal riguardo, mi corre
l'obbligo di ringraziare ancora una volta lo staff di gestione
dell'Hotel Liberty, vicinissimo allo stabilimento termale, dove ho
avuto occasione di soggiornare, coccolato con menus, in parte, di
ispirazione vegana-tendenzialmente crudista.
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la guida di Borziello
Per un “profano”
della montagna come me, trovarsi di fronte al paesaggio alpestre di
Levico e dintorni senza averne alcuni rudimenti di conoscenza, mi è
sembrata una grave mancanza. Per fortuna, mi è venuta in aiuto la
gentile premura della sig.ra Elisabetta dello Staff dell' hotel, che
mi ha fatto leggere una guida, scritta da Giuseppe Borziello, uno
studioso
napoletano, alpinista per passione e di integrazione sociale nordica
e trentina, in particolare. Scrive in maniera splendida, minuzioso
com'è nella cura dei dettagli nel descrivere l'habitat naturalistico
della catena del Lagorai. Alla fine, ne sono uscito arricchito di
impensabili conoscenze, a tal punto di sentirmi in colpa per non aver
avuto l'opportunità di fare prima questa esperienza di
documentazione e quasi geloso del grande amore verso la natura che
l'Autore ha coltivato nel tempo a fronte dell'impegno di studi e
ricerche che ha profuso per arrivare a questo livello di competenza. A proposito del Lagorai, Borziello scrive: […] Riceve solitamente il nome di Lagorai quella vasta fascia di monti in territorio trentino, che divide la Val di Fiemme e la Val Travignolo a settentrione, dalla Valsugana a sud. Essa segna una sorta di confine naturale tra le Dolomiti occidentali e le più meridionali Prealpi venete. In questa guida, tuttavia, si prefesrisce accogliere una visione del Lagorai limitata a quella catena montuosa che si estende per circa 50 km., dalla piana di Pergine a sud ovest, al Passo Rolle a nord-est, restando compresa fra le valli del Travignolo, dell'Avisio, del Brenta, del Vanoi e del Cismon. [...]
Il
minimo che io possa
fare in futuro è di ritornare per continuare a verificare di persona
che cosa di magico abbia questo Trentino.
Romualdo G.
il lago di Levico |
<il cosiddetto "pizzo" della catena montuosa del Lagorai, sovrastante la città
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uno degli stabilimenti termali |
cascatella del rio Vetriolo |
canaletta d'acqua nel centro della città (...un simbolo ?!) |
il lago di Caldonazzo, con Levico che si intravede sullo sfondo |
Hotel Liberty
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Luciana e Roberto, staff di gestione del Liberty |
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