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Processioni a Lercara_Il SS. Crocifisso | ||||
Il Cristo crocifisso di Lercara (foto di Gianfranco Geraci, tratta da www.isolainfesta.it) IL SS. CROCIFISSO Da sempre i Lercaresi venerano il SS. Crocifisso. Sono presenti gli abitanti di Lercara e i lercaresi venuti di proposito per fare "lu viaggiu a lu Santissimu Crucifissu", a piedi nudi e con un cero in mano. La processione si snoda molto lentamente dovendo sostare per raccogliere le numerosissime offerte. I partecipanti, in raccoglimento, formano una lunghissima doppia fila in fondo alla quale il miracoloso Crocifisso è seguito da un'immensa folla; tutti, uno dietro l'altro, con lo sguardo rivolto al Cristo, trascinando le proprie pene e le proprie sofferenze. In quel momento, con un nodo di pianto alla gola, sogna, spera, prega di ritornare definitivamente al paese, e, intanto, sente pronunciare il suo nome per avere inviato l'offerta. È molto profonda l'adorazione per il SS. Crocifisso, ritenuto miracoloso e di cui si riferiscono eventi straordinari per i quali in tutti i tempi ha ricevuto degli ex-voto; non solo, ma sino alla fine della seconda guerra mondiale, si soleva stendere sul corpo del malato o dell'agonizzante la fascia bianca che ne cinge i fianchi. Sulla sua provenienza, si tramanda un episodio di cui ho trovato riscontro nel vicino comune di Castronovo di Sicilia, secondo il quale, agli inizi del 1700, un benestante del paese decise di acquistare una statua del Cristo da fissare ad una croce, appositamente preparata, per esporlo in una cappella che aveva fatto erigere su terreno di sua proprietà. Quando terminò di piovere, i portatori decisero di riprendere il cammino, ma non riuscirono a sollevare la statua sulle spalle, divenuta improvvisamente pesante. Visto il momentaneo smarrimento, i lercaresi presenti, esultando dissero: "Questo è segno che Cristo non vuole venire con voi e che vuole rimanere a Lercara". Da altra fonte verbale si apprende che i castronovesi si erano fermati per riposare e rifocillarsi. Quando decisero di mettersi in cammino, sopraggiunse un violento temporale ed accettando l'invito dei lercaresi, si ripararono nella predetta chiesa. per gentile concessione, dal libro di Nicolò Sangiorgio Lercara: solenne accoglienza del SS. Crocifisso, a restauro avvenuto. |
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Edizione RodAlia - 22/01/2009 |
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